mercoledì 27 ottobre 2010

E l'Italia si scopre amante del Golf: fate largo ai nuovi Sport!

Premetto: lo sport di cui sto per parlare non mi piace, lo trovo meno agonistico rispetto agli altri e in esso non ritrovo gli stessi valori e principi che possono essere trasmessi in altre discipline. Quello del Golf però è un successo di cui non si può non tenere conto. Certo, statunitensi britannici e francesi sono stati sempre i padroni di questa attività ma recentemente anche il nostro Paese sta avendo le sue fortune grazie alle gesta dei fratelli Chicco ed Edo Molinari e del giovanissimo Matteo Manassero, che a soli 17 anni è divenuto il più giovane atleta a vincere un Masters europeo. Quello del Golf è un movimento che in Italia sta crescendo tantissimo: è raddoppiato il numero degli iscritti ai vari circoli, è aumentata la visibilità in tv e radio, inoltre è incrementata l’attenzione del pubblico sportivo che ora si sta cominciando ad appassionare a questo nuovo sport. Il Golf alle prossime olimpiadi del 2016 sarà anche re-introdotto per la prima volta tra le attività olimpioniche, e ciò è un altro segno tangibile del successo che sta suscitando soprattutto in Europa.

Ripeto: a me il Golf non piace, ma sarebbe oltrechè bello soprattutto opportuno che i genitori sostengano i loro figli nell’intraprendere l’attività sportiva, meglio ancora se si tratta di incentivarli in discipline in cui lo sport italiano è in crisi (fra queste Nuoto, Tennis e Atletica Leggera). L'Italia, ed i giovani italiani in particolare, non possono vivere solo di Calcio. C'è tutto un mondo da scoprire...il mondo dello Sport.

lunedì 25 ottobre 2010

Stavolta la Corea ci sorride: Alonso, un campione vero

Quando tutto sembrava impossibile, quando i giochi erano ormai fatti, quando il Mondiale sembrava solo una lontana chimera lui non ci penso neanche un secondo a mollare la presa. Fernando Alonso è uno sportivo d'altri tempi: un duro, un combattente, uno che non molla mai. Quando era sotto di 40-60 punti rispetto al leader della classifica iridata, il pilota della Ferrari ha sempre paventato un cauto ottimismo fissando obiettivi e tabelle di marcia. Il suo potere carismatico è senza eguali: quando la Ferrari non ingranava, i giornalisti mica se la prendevano con lui? Mica lo davano per matto? No..neanche per sogno. Lo assecondavano. Ecco, Fernando Alonso era riuscito a farsi rispettare ed aveva conquistato la fiducia, oltreche del suo team, anche nei confronti della stampa nazionale ed internazionale. Un vicendevole rapporto di fiducia e di rispetto. Ed è su queste basi che Fernandito (come sono solite chiamarlo le sue fan) sta pian piano costruendo e ricamando quello che potrebbe essere il suo terzo titolo mondiale. Grazie a lui, la Ferrari, sta tornando finalmente vincente.

In Italia è mattino presto, lì in Corea siamo solo al dopo-pranzo ma si finisce con il calar della sera. In mezzo la pioggia scrosciante che infastidisce non poco i piloti, soprattutto i cinque davanti che lottano gomma a gomma per il Mondiale. Le RedBull di Webber e Vettel sono fuori gioco, Hamilton sembra il lontano parente dell'agguerrito pilota con la faccia d'angelo e Button non sta legittimando il titolo di campione del mondo in carica. Alonso non ha avversari. Per lui arriva la terza vittoria nelle ultime quattro gare. Mancano due bandiere a scacchi, e stare undici più su rispetto agli altri non si rischia certo di avere le vertigini. Non è stata un'altra Corea sportiva, stavolta gli occhi a mandorla sono rossi fuoco ed il riso è tutto sulle labbra di quello spagnolo che non s'è fatto intimidire da nessuno. La stoffa del campione: o ce l'hai, oppure è meglio non pensarci.